Gibillina, Il Castelluccio Svevo di Racalmuto - Gibillina, The Swabian Castelluccio of Racalmuto

Monte Castelluccio, Racalmuto AG

Location

Gibillina, Il Castelluccio Svevo di Racalmuto

Costruito negli anni 30 del Duecento per volere di Federico II, ha le caratteristiche dei castellucci svevi: forma parallelepipeda, facce lisce, cantonali con conci squadrati. Assolveva a molteplici funzioni: centro direzionale del feudo, magazzino imperiale per lo stoccaggio del frumento, sollazzo del sovrano per la caccia col falcone. Castelluccio è la denominazione attuale della torre-palazzo sveva nei documenti indicata Gibillina. Un tetragono parallelepipedo di roccia, dalle perfette linee geometriche, che a tal punto è immedesimato col territorio da sembrare generato dal costone roccioso dal quale emerge, come i cristalli di sale. Saliamo sulle sue mura e godiamoci una incomparabile vista, dalle Madonie al Mare Africano, dall’Etna ai Monti Sicani. Forse inizialmente dongione normanno, la torre venne chiamata Gibillina a causa della sua posizione, a quota 720 m. l. m., sulla cima di un monte (in arabo gebel) in seguito detto delli Gibillini. La torre fu ampliata in epoca sveva per essere destinata a sollazzo e masseria. Adiacente alla trazzera medioevale Idrisiana Sutera-Girgenti (resti di aggiacatu nei pressi) domina e sorveglia l’Alta Valle del Platani e buona parte della Sicilia centro meridionale. Nel Trecento passa in potere della famiglia Chiaramonte, alla quale viene generalmente attribuito il suo ampliamento, i quali vi apportarono modifiche alle aperture. Appartenuto a varie famiglie feudali, sempre staccato dal feudo di Racalmuto, nell'Ottocento fu aggregato al suo territorio comunale. Da alcuni anni in corso di restauro dal proprietario privato.